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Emma Bovary di Flaubert è proprio come la descrive l’autore: "pallida, bianca come un cencio, sguardo vago, parlava della sua vecchiaia dopo essersi trovata tre capelli bianchi sopra la tempia".
E Edward Rochester, intramontabile personaggio maschile da Jane Eyre è, naturalmente, come lo descrive Charlotte Brontë: cupo e affascinante nel suo mistero, dai capelli neri, naso importante, fronte squadrata e carnagione color oliva.

L'artista artista americano Brian Joseph Davis si è posto il problema di risolvere, in modo scientifico, il problema di dare un volto ai personaggi della letteratura, almeno a quelli di cui gli scrittori hanno fornito una descrizione fisica; e lo ha fatto con lo strumento più avanzato oggi a disposizione: il software di riconoscimento facciale Faces ID 4.0, usato dalle polizie, tribunali, criminologi, di tutto il mondo, nel cui catalogo sono custoditi oltre 10mila volti possibili.

Il risultato è The Composites : una rappresentazione grafica dei ritratti di personaggi famosi della letteratura.

Si va de Aomame, la trentenne protagonista femminile dell’ultima fatica di Murakami Aruki, a Finn, protagonista d cyberpunk di Neuromante di William Gibson al giudice Holden “enorme, glabro e bianco come un infante smisurato”, come lo descrive Cormac McCarthy in “Meridiano di sangue”.

Passando per Emma Bovary, Lady Chatterley, Mr. Ripley, fino all’investigatore privato Sam Spade da “Il falcone maltese” di Dashiell Hammett.

Per continuare la sua opera l'artista americano chiede aiuto ai lettori: non è così semplice, infatti, trovare autori che descrivano dettagliatamente i propri personaggi!

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