rifiuti naviganti


Una notizia che mette insieme la Comunicazione Sociale, oggetto di questo blog, e la mia grande passione per la vela.
Sembra che all'inizio del prossimo anno, dopo infiniti rinvii, finalmente salperà il PLASTIKI, il catamarano di circa 20 metri di lunghezza, costruito con oltre 12.000 bottiglie di plastica e con altri tipi di rifiuti. Il nome della barca richiama ovviamente il mitico Kontiki, la zattera di tronchi con cui il norvegese Thor Heyerdahl attraversò il Pacifico nel 1947.
Il progetto dell'eco-miliardario David de Rothschild (rampollo della famosissima dinastia di banchieri), già noto per il suo impegno a sostegno dell’ambiente, ha subito numerose battute d'arresto, nonostante la numerosa equipe impegnata e gli investimenti sostanziosi, per le crescenti difficoltà tecniche legate alla tenuta strutturale di una barca fatta principalmente di bottiglie riciclate, che si propone di affrontare una traversata impegnativa: da San Francisco a Sydney.

Scopo dell'impresa è sensibilizzare l'opinione pubblica sull’importanza del riciclo e della ecosostenibilità, anche in riferimento al problema della cosiddetta"grande chiazza del pacifico": l'immensa massa di spazzatura - Great Pacific Garbage Patch (pare abbia una superficie doppia degli Stati Uniti!) che galleggia in mezzo al Pacifico.

Ma è proprio necessario essere miliardari, o avere sponsor altisonanti, per riuscire (o, nel caso di Plastiki, forse non riuscire) in imprese di questo tipo?



La risposta è NO! La folle imbarcazione che vedete qui sopra è Junk, improbabile assemblaggio, realizzato con vecchie reti da pesca e scarti di plastica, fra una zattera di bottiglie usate e la carlinga "rottamata"di un vecchio aereo. Con questo mezzo "primitivo" i biologi marini Joel Paschal e Marcus Eriksen hanno monitorato la grande chiazza di rifiuti, e hanno concluso con successo, nell'agosto 2008, la traversata di tre mesi dalla California alle Hawai!

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